Home Due ruote e un Diario IN BICI D’EPOCA SULLE STRADE BIANCHE DEL CHIANTI E L’OMAGGIO A BARTALI – LA CERTOSINA 2017

IN BICI D’EPOCA SULLE STRADE BIANCHE DEL CHIANTI E L’OMAGGIO A BARTALI – LA CERTOSINA 2017

da Lisa Bartali

La due giorni de “La Certosina” ha animato le strade del Chianti, del Galluzzo e contaminato Ponte a Ema, paese natale di Bartali. Non potevo mancare all’appuntamento dietro casa. Un richiamo “fiorentino” per le bici d’epoca, per gli appassionati della bicicletta e della sua storia. Un piacevole week-end tra le colline dolci della nostra terra. La Certosina è stata organizzata da G.S. Misericordia del Galluzzo, seconda edizione quest’anno che ha visto raddoppiare i partecipanti alla ciclostorica. Il programma inizia il sabato mattina con

una pedalata di 10 km aperta a tutti con visita al Museo del Ciclismo Bartali

Un omaggio a mio nonno, percorrendo le sue strade, le prime su cui sperimentò le sue doti da ciclista. Un tragitto breve adatto anche a famiglie, che parte dal centro del Galluzzo, confinante con Firenze, fino a Ponte a Ema. La visita al bel Museo dedicato alla bicicletta risveglia la voglia di sport e incuriosisce i non addetti ai lavori. Le bici esposte vengono illustrate dagli organizzatori dell’iniziativa, che intrattengono il gruppo con una visita guidata e dal taglio personale. Viene spiegata l’evoluzione del cambio, nonché alcune caratteristiche tecniche delle biciclette più significative, due appartenute a Gino. I visitatori escono con occhi sorridenti e si affrettano a riprendere le loro biciclette, custodite per l’occasione nel garage dell’ Ass.ne Amici del Museo Bartali.

Il pomeriggio è dedicato alle iscrizioni per la ciclostorica “La Certosina”

e consegna pacchi gara. La corsa presenta tre percorsi. Il corto è di 53 km, di cui 5 km di strade bianche. Dal Galluzzo fino a Greti e ritorno. Il medio arriva a 80 km, che iniziano ad essere molto più impegnativi, di cui 10 di strade bianche. Il tragitto lungo è davvero per i più allenati; prevede altri 15 km aggiuntivi per un totale di 95 km. In questo caso le strade bianche percorribili sono 15,5 km e ci si spinge fino a Greve.

Le biciclette devono essere antecedenti al 1987, e l’abbigliamento d’epoca conforme con la bicicletta utilizzata

C’è scelta per tutti. Ci sono tanti trofei e premi in programma e una lotteria con in palio una stupenda bicicletta ” moderna”. Meriteranno i dovuti riconoscimenti:

  1. La squadra più numerosa
  2. Il partecipante più anziano ( ho sentito dire novant’anni!)
  3. Il partecipante più giovane
  4. La squadra con residenza più lontana
  5. La ragazza partecipante più rappresentativa per conformità e originalità

Infine i premi per l’ abbinamento BICI-ABBIGLIAMENTO,

chi rappresenterà al meglio la coerenza stilistica ?

Intanto il mercato vintage, totalmente dedicato alla bicicletta, è allestito per entrambe le giornate. Gli stand offrono svariati articoli in mostra o in vendita. Da antichi fanali, ai borselli in pelle. Guarnizioni, bronzini, selle, cerchi, maglie in lanetta, stemmi. E poi le biciclette. Dalle marche più prestigiose, a quelle di nicchia. Sono esposte in mostra o in vendita: Bianchi, Legnano, De Rosa, Pinarello, Colnago, Moser. Una di fianco all’altra, allineate come guerrieri che sfoggiano le loro armature, sono presentate da Pedale Vintage 4G sul grande palco della premiazione.

Si valutano tutti i modelli di bici d’epoca, il loro pregio, lo stato della conservazione. Poi si valuta anche l’abbigliamento del partecipante. Se originale e coerente con l’epoca della bici utilizzata, il ciclista è tra i destinati a vincere qualche premio. Se le maglie sono riprodotte e la bicicletta non ha tutte le componenti originarie e di qualità, non si raggiunge certo un buon punteggio. Può darsi che il partecipante non ambisca a ricevere meriti, ma solo a divertirsi. La mostra scambio va avanti anche la domenica. La sera del sabato, prima del gran giorno, si offre una serata “danzante” che ravviva i commensali durante la cena.

Domenica arrivo per dare il via con la bandiera di Bartali, quella originale del nonno.

Stavolta mi sono anche premunita di fischietto. TV locali e giornalisti si affiancano alle affascinanti moto e auto d’epoca, coreografiche per le riprese. Il gruppo si anima, l’ adrenalina prima della partenza, ma anche tanti sorrisi e sguardi complici. La Certosina raddoppia le iscrizioni, sono più di Ottanta iscritti. Ormai sono le 8,30 e la giornata si preannuncia tanto splendida quanto già calda per essere fine maggio. Un maggio che è stato ricco di eventi, carico di emozione per il passaggio del Giro d’Italia a Ponte a Ema.

La bandiera taglia l’aria del mattino insieme al suono stridulo del fischio e.. buona pedalata a tutti!

Non ho potuto seguire i corridori nella corsa, ma conosco i paesaggi incantevoli in cui si sono imbattuti. Un percorso suggestivo durante il quale è stato allestito un ristoro a Spedaluzzo, con degustazione del nostro classico fiorentino “panino con lampredotto”, di cui già molti parlavano sulla linea del via. Grazie per la collaborazione, la vivacità, l’energia, le chiacchierate, l’entusiasmo che mi avete regalato nella nostra Toscana!

Foto della Misericordia del Galluzzo, photogallery completa sul sito www.misericordiagalluzzo.it 

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1 commento

France 4 Giugno 2017 - 23:10

Fortissimo. E chi era “La ragazza partecipante più rappresentativa per conformità e originalità”?

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