Home Due ruote e un Diario LA CORTINA DI FERRO IN BICICLETTA – AVVENTURA E STORIA IN UN VIAGGIO DI 5000 KM

LA CORTINA DI FERRO IN BICICLETTA – AVVENTURA E STORIA IN UN VIAGGIO DI 5000 KM

da Lisa Bartali
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Tutto nasce dalla genuina passione che unisce un gruppo di ragazzi durante il loro viaggio in bici nei Balcani. Sono trascorsi due anni e i progetti si sono fatti piuttosto ambiziosi, fino a ristudiare un itinerario che si integra con la pista ciclabile Eurovelo 13 . I quattro amici, la cui identità si fonde in un unico nome, i Riciclabili, partiranno il 17 luglio da Palazzo Vecchio a Firenze, per un viaggio che attraverserà l’Europa ripercorrendo la Cortina di Ferro in bicicletta.

Da Firenze a San Pietroburgo, 5000 km in 80 giorni.

Un percorso i cui dettagli ci saranno svelati dai RiCiclabili il prossimo sabato 1 luglio alla presentazione del loro viaggio all’interno del Museo del Ciclismo Gino Bartali. Un meeting point dell’eccellenza per coinvolgere il pubblico e trattare il tema della bicicletta: strumento di viaggio e mezzo per riscoprire la storia. La Cortina di ferro era una barriera vera e propria, fatta di reti e filo spinato. Divideva la Germania Ovest dalla Germania Est; l’ Europa dell’ Ovest, sotto l’influenza degli Stati Uniti, dall’Europa dell’ Est, contagiata dagli influssi sovietici. Il nome fu concepito nel celebre discorso di Winston Churchill nel 1946, di cui estrapolo il fulcro:

..da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quella linea giacciono tutte le capitali dei vecchi stati dell’Europa Centrale e Orientale.  Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia; tutte queste famose città e le popolazioni attorno a esse, giacciono in quella che devo chiamare sfera Sovietica, e sono tutte soggette, in un modo o nell’altro, non solo all’influenza Sovietica ma anche a una altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da Mosca.

La cortina di ferro fu demolita nel 1989, a cui seguì la caduta del Muro di Berlino. Certe tracce materiche sono rimaste lungo il tragitto, oggi divenuto un percorso naturalistico con una pista ciclabile di 7000 km, l’ Eurovelo 13. Attraversando venti nazioni, da nord a sud,

la ciclabile offre incantevoli paesaggi e molti spunti di riflessioni in termini socio-politici.

L’idea di percorrere la Cortina di ferro in bicicletta, solcando la strada sulla quale trent’anni fa si ergeva una barriera che divideva popoli e culture, è straordinariamente significativa. Farlo attraverso gli occhi di una bicicletta, catturando i momenti al ritmo di pedalate, è il viaggio ideale. Questo progetto, pur allontanandosi dal mondo del “ciclismo urbano”, mi ha contagiata e nel mio modo ho deciso di sostenerlo. Il percorso, le tappe e altre curiosità ci saranno illustrate dai RiCiclabili il 1 luglio, alle ore 11,00 al Museo del Ciclismo Gino Bartali.

E’ doveroso soffermarsi un attimo sul significato del viaggio e cosa esso rappresenti. Perché ognuno di noi ha una sua precisa concezione del viaggio e una sua aspettativa.

Cosa è il viaggio per i RiCiclabili?

Un modo per crescere scoprendo ciò che è diverso da noi. Un modo per stimolare la nostra curiosità e immaginazione. Il viaggio, che inizia ancora prima di partire nella fase progettuale, è la possibilità di accedere a diverse visioni, aprire la mente. Avendo la bicicletta come strumento, non si fugge dal tempo ma lo si vive gustandone i sapori di ogni territorio, gli odori, l’aria attorno che cambia, il clima e tutte le altre sensazioni. Questo viaggio sarà per noi un’ avventura, sarà divertimento, sarà fatica ma anche piacere. Viaggiare “lentamente e piacevolmente” è il motto dei Riciclabili; contemplando culture diverse e abbattendo le barriere politico-culturali con la bicicletta”.

Vi aspettiamo al Museo Bartali a Firenze per approfondire l’argomento del “viaggio” e in particolare quello che affronteranno i nostri amici RiCiclabili: la Cortina di Ferro in bicicletta . Sarà un’occasione, inoltre, per riscoprire la storia della bici. L’ esposizione museale raccoglie biciclette di ogni epoca, tra cui due bellezze inestimabili appartenute a Gino Bartali, grande campione e per me un nonno speciale.

 

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4 commenti

FAUSTO HOKOTOVICH 29 Giugno 2017 - 17:27

MOLTO INTERESSANTE IL PERCORSO CHE VI APPRESTATE A FARE, MI PIACEREBBE AVERE IL TRACCIATO E LE TAPPE CHE AVETE PREVISTO PERCHE IO E LA MOGLIE VORREMMO INTRAPRENDERE UNA PARTE DELLA CORTINA DI FERRO.
ABBIAMO GIA PERCORSO PARECCHE CICLABILI IN GERMANIA E EUROPA DELL’EST TTRAVERSANDO UNGHERIA REP. CECA SLOVACCHIA POLONIA E AUSTRIA.
VI RINGRAZIO IN ANTICIPO E BUON VIAGGIO.

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Lisa Bartali 29 Giugno 2017 - 19:17

Salve, scrivere a RiCiclabili . Il loro sito web è RiCiclabili.net

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France 29 Giugno 2017 - 22:59

Incredibile. Non credevo esistesse una cosa del genere. Ricordo che ne parlavi con Fabio come fosse una passeggiata 😲. È piu della metà delle recenti Parigi Dakar!

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FAUSTO HOKOTOVICH 30 Giugno 2017 - 21:29

GRAZIE LISA

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