Home Due ruote e un Diario BICICLETTATA NELLA NATURA: ALLA RICERCA DI SPAZI VERDI IN CITTA’

BICICLETTATA NELLA NATURA: ALLA RICERCA DI SPAZI VERDI IN CITTA’

da Lisa Bartali
Biciclettami-al-parco-delle-Cascine-a-Firenze

8 Km. 23°C. Giornata nuvolosa. Come dentro di me. Le nuvole si avvicinano e sfiorano il temporale, dentro di me. Faccio le cose scombinate. Non ho concentrazione. Ho una possibilità: un’ora di tempo da dedicarmi. Decido di prendere la “Bartali” per una biciclettata nella natura,

alla ricerca di uno spazio verde in città,  per respirare oltre lo smog.

La vita ci assorbe nella sua frenesia e nelle tensioni di giorni difficili. A volte assorbe tutte le nostre energie e ci sfinisce. Energie mentali e fisiche. Sento la necessità di muovermi, la bicicletta è il mio mezzo. Scavalco le strade urbane alla ricerca di infinite sfumature di verde. Adesso io voglio soltanto: pedalare nel silenzio.

Il movimento è vita, la stasi è morte

Il professore di fisioterapia da cui andavo a fare gli esercizi diceva questo. E’ stata, tra le tante, una delle frasi su post-it volanti attaccata alla mia bacheca in cucina. C’è rimasta per un anno e mezzo, a ricordarmi che non bisogna impigrirsi. Nel fisico come nella mente.

Insieme a me corrono gli olmi, dalle cime alte e indistinte, che a primavera inoltrata hanno foglie giganti e brillanti. La freschezza mentre vado in bicicletta diventa ossigeno pulito,  sotto le nuvole inzuppate di smog. Lontani dal traffico, nel Parco delle Cascine, trovo uno spazio verde in città. Ascolto il rumore delle ruote che scorrono su brandelli di foglie secche.

Una biciclettata nella natura “scacciapensieri” : osservare senza pensare

Solo osservare il colore verde, sentirne la frescura addosso, è un beneficio per la nostra mente. Ci sveglia, ci insegna a reagire alle cadute, rimontare in sella. E’ un input di vita. Attraverso il ritmo di una bici, trovo il movimento ideale per vivere. Prolungare lo sguardo lontano verso i prati incorniciati da alberi. Prolungarsi verso il divino che risiede in noi.

Pedalata dopo pedalata i pensieri pesanti scivolano a terra. Li recupera la natura e li neutralizza.

E’ facile distrarsi col paesaggio circostante che ci cattura. L’ anima respira in rettilineo, si distende. Basta poco: un campo fiorito, uno sguardo profondo nel cielo, l’aria dissetante. Provate, quando siete di pessimo umore. Quando le cose non vi tornano e la lampadina si è fulminata. Provate a prendere una bici, allontanarvi dal traffico, dal rumore, dai pensieri. E’ lì che vi ritroverete.

La vita è una catena montuosa da scalare. A volte ti trovi in discesa, ma quasi sempre ti trovi in salita.

La salita è lunga e faticosa. Porta via tempo. Il tempo che è necessario. Ognuno ha il suo ritmo di pedalata, di vita. Raccontare una biciclettata nella natura, nei paesaggi monotoni dei parchi cittadini, non è una banalità. E’ fissare un momento di vita quotidiana che diventa necessità. E’ la voglia di ricercarsi. Di trovarsi. Di riconnettersi con l’universo. E’ concedersi del tempo. E’ ricaricarsi dopo le fatiche. Ricucire le ferite.

 

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2 commenti

Manuela 25 Maggio 2017 - 17:39

“Pedalata dopo pedalata i pensieri pesanti scivolano a terra. Li recupera la natura e li neutralizza”
E’ una frase bellissima, in questo momento hai fatto pedalare anche me che sono al pc, stressata appunto da una giornata di traffico! 🙂 grazie!

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Lisa Bartali 25 Maggio 2017 - 18:48

Grazie😊

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