Home Due ruote e un Diario BICIFESTAZIONE 2018: CICLISTI IN RIVOLUZIONE PER CAMBIARE LA STRADA

BICIFESTAZIONE 2018: CICLISTI IN RIVOLUZIONE PER CAMBIARE LA STRADA

da Lisa Bartali

Grande movimento e vivo entusiasmo per promuovere la BICIFESTAZIONE 2018, ormai alle porte. Come non poter sostenere l’iniziativa degli amici e delle associazioni ciclabili di Roma, vicina ai miei valori e alla natura del mio blog che tratta, in prevalenza, di ciclismo urbano.  L’idea di questo grande evento, che partirà da Via dei Fori Imperiali nel primo pomeriggio del 28 Aprile, è nata da Salvaiciclisti Roma, che ha coinvolto altri enti e associazioni che hanno aderito al programma di questa manifestazione di biciclette. 

Quali gli obiettivi della Bicifestazione? Insieme per fare una “rivoluzione”

“La più bella rivoluzione del mondo” come afferma il sito ufficiale Bicifestazione 2018. E’ una frase in cui si racchiude tanto di quello che i ciclisti a gran voce reclamano: sicurezza, salute, socialità e bellezza.

La sicurezza sulle strade, la salute per i nostri polmoni sopraffatti dall’inquinamento, l’ equilibrio sociale anche in termini di spazi urbanistici, la condivisione della bellezza paesaggistica senza snaturare l’ambiente circostante. Molti parteciperanno come gruppi, e c’è chi invece ha portato il proprio messaggio di solidarietà come singolo. Non sono mancati interventi favorevoli di celebrità e personaggi noti. L’iniziativa, che avrà luogo nella capitale, è rivolta a tutta Italia.

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Da Roma il corteo di biciclette pedalerà per le vie della capitale

per chiedere: un nuovo codice della strada, lo sviluppo di una mobilità eco-sostenibile, politiche in favore di un’ integrità tra i vari trasporti, città a misura di bicicletta!

Non solo un trasporto pubblico efficiente snellirebbe il traffico eccessivo che compromette la viabilità cittadina,  ma ridimensionerebbe l’utilizzo dell’automobile. Un tema cruciale quello del “traffico automobilistico”, come una macchia d’inchiostro indelebile che si espande goccia goccia sulle nostre strade.

Io personalmente ho sempre un grande esempio nel mio cuore, mio nonno Gino Bartali. Ai tempi in cui Gino era ragazzo, e fino agli anni ’50, la bicicletta era un lusso, nonché primario mezzo di spostamento urbano. In breve tempo la bici è stata soppiantata dall’automobile. Gli anni del boom economico contribuirono all’incremento delle auto che divennero i nuovi simboli di modernità, velocità e libertà. Una moda, una novità che ha accelerato non solo i tragitti da casa a lavoro, ma ha progressivamente stravolto i nostri ritmi di vita.

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manifestanti per i diritti dei ciclisti

Non credo sia realistico in poco tempo eliminare l’uso delle auto private, le quali se adoperate con giudizio potrebbero anche coesistere con altri mezzi di trasporto. Credo però nella capacità di riscoprire la bici come mezzo alternativo, riappropriandosi di uno stile di vita più naturale ed essenziale. Godersi un po’ di sole mentre si va a lavoro, guardarsi attorno per il quartiere, sentire come cambiano le stagioni e vedere il cielo senza le barriere di vetro. Un ritorno alle origini per recuperare molteplici vantaggi. La bici è un veicolo a zero impatto ambientale, che permette di circolare in totale autonomia, senza vincoli di età e reddito. Inoltre, come sappiamo, la bici allontana ansia e stress. Cosa vogliamo di più?

Consapevolezza di questi benefici e politiche rivolte a migliorare le nostre strade!

Sei anni fa, per la Bicifestazione 2012, si riunirono a Roma 50mila persone. Tornerà un evento di notevole impatto, considerata la grande diffusione del programma a livello internazionale, e il crescente impulso dei cittadini nel reclamare diritti e tutele. Tutte cose legittime, ma spesso ignorate. Questa richiesta, non è un semplice desiderio ma è una necessità collettiva, a cui il governo è tenuto a rispondere con concretezza. Iniziamo oggi a cambiare le nostre strade e a diffondere la cultura della bicicletta, già sviluppata in molti altri paesi. Cosa stiamo aspettando?? Come diceva mio nonno:

 

L’ è tutto sbagliato, tutto da rifare!

foto di Sergio Gatto

 

 


 

 

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2 commenti

Sandro 12 Aprile 2018 - 7:48

Ciao Lisa.

Faccio parte dell’associazione Salvaiciclisti-Roma. Ne sono stato presidente e ora vice-presidente.

L’iniziativa è nata da una rete di persone attive in tutta Italia per lo sviluppo della mobilità in bicicletta. Fra queste ci sono anche io. Gli attivisti di Salvaiciclisti-Roma stanno contribuendo all’organizzazione dell’evento e l’associazione stessa sta fornendo tutto il supporto necessario.

Tuttavia non è corretto dire che la. BICIFESTAZIONE nasca da un’iniziativa dell’associazione.

Spero di conoscerti il 28 a Roma.

Sandro

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Lisa Bartali 13 Aprile 2018 - 16:43

Buongiorno Sandro, le informazioni scritte nel mio articolo mi sono state fornite da alcuni vs membri del direttivo, che mi hanno contattata telefonicamente. Ciò che ho riportato non è certo di mia fantasia. Se le informazioni dei vs collaboratori non sono state corrette, che dire..posso provare a aggiustare, ma quindi datemi la versione corretta.

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