Ore 9.00. 4°C. 9 km. Come è possibile? Il mio naso insite nel fiutare un profumo di cialda al caramello.. Mah, prendiamola come uno spunto: gustiamoci questa giornata! Altra giornata, altra sfida contro il gelo, ma sono pronta per la mia caccia ai materiali d’arte.
Tappa Lory, negozio di belle arti dal 1962. Molti di questi negozi hanno chiuso negli ultimi anni, lasciando il posto a paninerie e pizzerie, come se non ce ne fossero abbastanza! Per trovare i materiali giusti per dipingere o in generale “fare arte”, ti devi spostare dalla periferia al centro, col terrore di trovare chiusi anche i pochi superstiti. Perché in questa città che risplende d’arte accade questo? Quindi: caffè, fetta di torta, doccia. Oggi vado di maglione in cashmere, Lumberjack, cappello di lana, paraorecchie felpati, crema per viso (se non dalle rughe ti protegge dallo smog) balsamo labbra, sciarpa, guanti d’obbligo e occhialoni da sole!
Tram, auto..? no, direi bicicletta!
Mi addentro nel cuore storico di Firenze, cercando di tenermi sul lato soleggiato, è un’ora ambigua quella delle 10:00 e non ci sono molti ciclisti o pedoni. Di automobili, quelle sempre a tutte le ore! Sento le estremità delle mani e dei piedi farsi stalattiti di ghiaccio, ma le gambe sono meno stanche e mi godo questo bel sole. Sono ancora a metà strada?? Da Piazzale Vittorio Veneto per fortuna hanno costruito una sorta di ciclabile promiscua che imbocca Lungarno Vespucci, a metà con il marciapiede pedonale dalla segnaletica a terra che delimita le corsie pedoni/ciclisti.. usurata.
Anche se conosco la strada, tutte le volte ho un senso di smarrimento arrivati a questo tratto. A un certo punto la strada si chiude perché c’è il Consolato degli Stati Uniti con una zona riservata antistante. Dopo si apre un tratto che non è né marciapiede né pista ciclabile perché da quante buche ci sono assomiglia più ad una frittata da principianti.
Totalmente impraticabile tutti si riversano sulla strada centrale, poi si riprende il tragitto fino a Piazza Ognissanti (la facciata di marmo della chiesa è uno spettacolo lustrata dal sole) in cui la ciclabile finisce con una segnaletica a terra che rimanda al marciapiede pedonale. Terribile. Si viaggia bene solo perché non c’è la folla dei turisti a Febbraio, e in poche pedalate giro al Ponte alla Carraia. Sbaglio! Lory è al prossimo ponte. Ne approfitto per fare due foto, l’Arno oggi è di un colore turchese ammaliante e surreale.
Qualche ciclista rilassato attraversa Ponte Santa Trinita, il mio preferito, un po’ ripido, infatti alcuni poco allenati scendono dalla sella. Scorgo il Liceo Machiavelli-Capponi, in Palazzo Frescobaldi, che si specchia direttamente sul fiume. Il contrasto tra le statue di marmo e i murales sui pannelli a coprire le impalcature di ristrutturazione, mi suscita un curioso binomio artistico e un senso di nostalgia liceale. Finalmente appare Lory, cerco un parcheggio di fortuna, le rastrelliere sono occupate dalle mille biciclette accartocciate dei ragazzi davanti all’Istituto. Il percorso in bicicletta ha meritato e in me risale il fascino spensierato della creatività.
Entro nel negozio e mi sento a casa. Acquisto alcuni pennelli, un paio di matite a carboncino, una colore seppia bellissima, alcune ecoline, qualche cartoncino a grana grossa dai colori neutri. Quando sono qui io non guardo il portafoglio.. peggio dei negozi di abbigliamento! E che non ho sbirciato tutti gli scaffali, ma solo l’angolo dei colori ad olio e degli inchiostri. Potrei restarci fino a chiusura.
Con l’animo più leggero, mi ritiro dal centro infilando tutti i miei materiali d’arte nello zaino!
Bellissima mattina. La voglia di fermarmi in una pasticceria o per un gelato al caramello mi è rimasta, ma il freddo ha preso il sopravvento e non vedo l’ora di appiccicarmi al camino. Da Ponte alla Vittoria entro in Via de’ Vanni e poi provo la nuova pista ciclabile in Via del Sansovino. Non male, andava fatta.. ma ancora siamo indietro a livello di collegamenti per ciclisti, in questa città che si può girare in bicicletta da periferia a centro! Biciclettiamoci! W l’arte comunque e sempre!