Home Ritratto di famiglia TAPPA DEL GIRO DEDICATA A BARTALI – I MIEI RICORDI DI PONTE A EMA NEL 2005

TAPPA DEL GIRO DEDICATA A BARTALI – I MIEI RICORDI DI PONTE A EMA NEL 2005

da Lisa Bartali

Quest’anno una delle tappe più belle del Giro d’Italia partirà da Ponte a Ema. L’ ultima volta fu nel 2005. L’evento interesserà l’undicesima tappa del Giro, mercoledì 17 maggio 2017. Il villaggio di partenza sarà a Firenze, salvo cambiamenti, ma il km 0 sarà posto a Ponte a Ema, proprio davanti al Museo del Ciclismo Gino Bartali, nonché di fronte la casa natia del nonno Gino.

La tappa “appenninica” si concluderà a Bagno di Romagna, a seguito dei 161 km di percorso. I ciclisti si dovranno impegnare in una serie di salite. La prima, poco dopo la partenza, sarà quella per il Passo della Consuma. Più volte io l’ho percorso, in auto, ed il paesaggio collinare si trasforma ben presto in foresta. La seconda, e più seria difficoltà, sarà la salita per raggiungere il Passo La Calla -1295 m s.l.m.

Siamo già nel cuore delle foreste casentinesi!

Conosco quelle zone magiche e misteriose, quasi al confine con L’Emilia Romagna. A volte d’estate ho trovato una nebbia scenografica da brividi. Dopo la discesa in terra romagnola, fino a 257 m s.l.m, arriva un’altra salita anche se più agile, quella di Sella di Raggio 753 m. Oltre l’ennesima discesa si procede salendo il Monte Fumaiolo, vicino la cui vetta si trova la sorgente del Tevere. Il Monte ha un’altitudine di 1407 m s.l.m., ma il punto più alto del percorso su strada sarà leggermente inferiore, siamo a 1347 m.

Dopo quest’ultima fatica, una volta superato il valico, l’undicesima tappa del Giro d’italia si concluderà in discesa fino al traguardo. Una tappa che sarebbe piaciuta a Gino, in cui il nonno avrebbe dato il meglio di sé e un grande spettacolo per i fans.

Ho un ricordo, dai contorni ormai un po’ sfumati, dell’ultima volta in cui la tappa del Giro partì dal borgo lungo l’ Ema.  Era il 2005. La tappa la 9ª e il giorno il 16 maggio.

Festeggiando Gino Bartali, Ponte a Ema si tinse di rosa!

Bandiere rosa ovunque, svolazzanti tra finestra e terrazza. Tra negozio e portone. Tra strada e viale. Botteghe interamente allestite per l’occasione con tendaggi, sempre rosa, e biciclette. E noi con gli inseparabili cappellini Bartali dai mille sponsor, osservando la folla e i ciclisti dalla terrazza del Museo. La struttura del Museo del Ciclismo Gino Bartali fu inaugurata in quell’occasione. Che entusiasmo prima della corsa! Firenze- Ravenna, 142 Km. Alla partenza scorsi Paolo Bettini, il mio favorito, anche perché toscano. Riuscii a strappargli un autografo al volo, non so come. Il gruppo partì verso la Romagna, dopo le fatiche della cronometro del giorno precedente. Non seguivo molto il ciclismo in quegli anni, ero sempre a studiare. Ottenne la vittoria di tappa Petacchi e Bettini arrivò secondo.

Credo che anche quest’anno, l’arrivo del Giro d’Italia in terra toscana, sarà una grande emozione per tutti. Il Museo del Ciclismo sarà senza dubbio nell’occhio del ciclone. Dopo clamorosi ritardi il Comune di Firenze si sta muovendo per adempiere agli impegni presi nella cura del sito museale. A proposito del suo rilancio, in termini di marketing, i tempi restano biblici. Si prevedono eventi per la settimana del Giro, di cui vi aggiornerò in seguito. Sarà un giorno importante e sentito. I dubbi però restano per il futuro. Quando il Giro d’Italia sarà passato, si riuscirà ad andare avanti in un programma di riqualificazione??

Vedremo presto..

 

 

 

 

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