Nel cuore di Firenze, per una stretta via che gira ad angolo, mi avvio con la mia bici a visitare il laboratorio di Officine Sociali- Movimento Centrale Onlus. La via si chiama Via del Canto Rivolto, ovvero “angolo che gira stretto”. L’ associazione si occupa di recupero biciclette, in buona parte donazioni spontanee di chi, come me, non utilizza più una vecchia bici, lasciata inutilmente ad arrugginirsi. Io l’ho affidata al loro meccanico e sono sicura che ne uscirà qualcosa di buono, per qualcun altro!
L’entrata dell’officina non è ben visibile. E’ un posto che va cercato, ma la porta è sempre aperta. Come ho notato molti di questi laboratori sono situati nei seminterrati dei palazzi storici. Scendendo le scale nell’ombra mi ritrovo in quel che probabilmente era un’ antica cantina . Divenuta oggi un laboratorio di biciclette. Emmanuel mi saluta come fossimo amici da sempre. Inizia a raccontarmi..
una faticosa ma bellissima storia!
E’ operatore sociale in Caritas a Firenze. Lavorando nella fascia notturna, durante il giorno decide di impiegare il suo tempo libero adoperandosi per un’attività funzionale e creativa. Ispirato dalla sua passione per le biciclette, Emmanuel iniziò questo progetto un po’ per gioco cinque anni fa. Lo scopo primario è il recupero di biciclette in disuso, che poi vengono dal meccanico riparate e vendute al miglior offerente. Il ricavato viene reinvestito nella stessa Onlus, anche per coprire le spese fisse, come l’affitto del fondo.
All’inizio la ciclofficina era molto piccola, un garage di 16 mq. Adesso hanno uno spazio di 80 mq. Vorrei fare notare come queste piccole realtà poi trovino, nonostante iniziali diffoltà, la loro via d’espressione. Questa si chiama volontà. L’officina presta il suo spazio e i vari attrezzi a chi volesse ripararsi da solo la propria bici. Inoltre la Onlus restaura biciclette a chi chiede un supporto professionale, e svolge
laboratori di ciclomeccanica e riciclo artistico
destinati a minori in affido presso la comunità educativa Le Tinaie, gestita dalla cooperativa Gli Argini di Bagno a Ripoli. Le medesime attività sono proposte anche ai richiedenti asilo politico, ospiti nei centri di accoglienza come Caritas. In questo momento ci sono un paio di ragazzini albanesi a cui viene insegnato a riparare biciclette. Si divertono. Non stanno a giro senza uno scopo dopo la scuola, e forse.. si appassionano ad un mestiere.
Appoggio al 100% l’iniziativa socio-educativa di Officine Sociali.
Iniziare questa attività, un po’ underground, senza avere finanziamenti e aiuti esterni, non è stato facile. Più volte è stato chiesto un supporto a varie autorità comunali. La richiesta era semplicemente di potersi occupare dei ferri vecchi a due ruote abbandonati per strada. Il Quadrifoglio, che gestisce la raccolta e lo smaltimento materiali, un giorno sì e uno no, carica decine di biciclette sui suoi furgoni, che vanno a finire alla discarica. Non è stato raggiunto fin’ora alcun accordo per ottenere almeno una parte di quelle biciclette da recuperare! Non è la prima volta che per interessi privati si penalizzano associazioni che fanno del bene.
Recupero e riciclo sono temi chiave per migliorare il nostro pianeta!
C’è qualcuno che ancora fa finta di non accorgersene. Prima di andare via in una piccola sala noto una pila di vecchi telai, di vari pezzi accatastati, manubri, scheletri di biciclette. Questi “reperti” non si gettano. Sono per chi volesse esprimersi creativamente, fare del riciclo artistico. Perché no, avanzasse tempo mi divertirei anche io a reinventare un arredo unico per il mio salotto.
Sappiamo che la bicicletta sarà il mezzo del futuro. E’ già il mezzo del presente “quotidiano” in molti paesi nordeuropei. Emmanuel e il suo team non devono arrendersi. Per adesso procediamo sensibilizzando i cittadini. E rivolgendomi proprio a voi: “Avete una bicicletta vecchia e dismessa che costa troppo per essere riparata? Fate una buona azione donandola a Officine Sociali-Movimento Centrale Onlus!”