Home Due ruote e un Diario UN CARTELLO PER BARTALI – QUEL CHE E’ GIUSTO NON E’ MAI TROPPO TARDI

UN CARTELLO PER BARTALI – QUEL CHE E’ GIUSTO NON E’ MAI TROPPO TARDI

da Lisa Bartali

Finalmente è arrivato un cartello per Bartali, per il Museo del Ciclismo a lui dedicato. Anzi, ne sono arrivati diversi. Stiamo parlando di quelli che Matteo Renzi, al tempo Sindaco di Firenze, ci promise. Se pur “Made in Italy” ce n’è voluto di tempo per produrli..! Adesso hanno trovato il loro posto nei principali snodi stradali: a Badia a Ripoli, che si incontra prima di scollinare il Diacceto, al bivio per entrare nel cuore di Ponte a Ema, e più avanti alla grande rotonda alla quale si giunge dal raccordo autostradale.

Bartali ha finalmente i cartelli stradali e una nuova bandiera tricolore

che sventola già sul terrazzo del Museo. Il Muro che costeggia Via Chiantigiana è stato ristrutturato. Adesso manca la nuova fermata dell’autobus, intitolata al Museo del Ciclismo Gino Bartali, e intanto siamo pronti per i prossimi eventi che ci attendono.

Il Giro d’Italia, che presto passerà da qui, senza dubbio ha contribuito ad un rapido acceleramento nelle procedure. Quel che è stato negli anni passati ormai poco importa, perché

non è del passato che dobbiamo preoccuparci,

ma del presente e del futuro.  I cartelli stradali,  come la ristrutturazione esterna del Museo, il coinvolgimento delle Scuole Primarie e Secondarie presto in visita, l’organizzazione di eventi culturali, socio-educativi, sportivi sono il presente.  I cartelli sono stati istallati ed è bene che si sappia.  Sono sempre stata dell’idea che sia giusto dire le cose piacevoli, tanto quanto quelle spiacevoli. Abbiamo oggi raggiunto un traguardo positivo? Rendiamone merito e rallegriamoci. Domani potremmo avere di nuovo difficoltà,  come giusto che sia ci faremo sentire pronunciandoci nel bene e nel male. Chi dice sempre male, e chi dice sempre bene,  non è credibile.

Stavo giusto pensando di produrre artigianalmente un cartello stradale e “fungendo da palo” mettermi al centro della rotatoria indicando con un braccio il percorso. Sarebbe stato divertente, soprattutto vedere le reazioni altrui. C’è mancato poco! Tanta strada ancora da fare per riqualificare il Museo del Ciclismo Gino Bartali, ma prima di pensare nei dettagli al futuro,  nostro dovere per ricordare al meglio il grande uomo che è stato mio nonno,  prima ancora che immenso ciclista,

godiamoci al 100% questo mese di eventi, il mese in ROSA.

Come vi avevo già annunciato sono molti gli eventi legati alla tappa del Giro d’Italia che partirà da Ponte a Ema il 17 Maggio: mostre, pedalate, spettacoli teatrali, mercati, percorsi didattici.  Oggi è il 5 maggio, 17° anniversario della scomparsa del nonno. Come tutti gli anni dal 2000, abbiamo ricordato Gino riunendoci nella Chiesa di San Piero a Ema.

Al termine della funzione religiosa è stata da tutti molto apprezzata l’abile esibizione del maestro alla chitarra classica che ha eseguito il tema della Colonna Sonora di “Schlinderlist” e il tema principale de “La Vita è Bella”  film di R. Benigni, premio Oscar 1999 (uno dei tre, per la sua stupenda musica).  A seguire la consegna della corona floreale presso la tomba, omaggio del Comitato Unitario di Ponte a Ema.

Doverosi i discorsi da parte delle Istituzioni presenti sulle ormai note imprese di salvataggio di Gino durante la guerra. Tanti ricordi di amici, unici e limpidi nel tempo che scorre. Il mio intervento nel rammentare un nonno caro che è il mio esempio di vita e cogliere l’occasione per ricordare il mio contributo oggi e per i prossimi incontri.

Un Maggio dedicato a Bartali, alla bicicletta, alla creatività, alla vita.

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2 commenti

France 5 Maggio 2017 - 18:44

Fa davvero un bell’effetto!

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Ivano Bruchi 5 Maggio 2017 - 19:03

Il grande Gino, si merita questa frecce indicative, grande uomo che nessuno ti dimentichi mai.

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