Home Ritratto di famiglia STAFFETTA BARTALI 3° EDIZIONE: PEDALANDO PER GINO “GIUSTO TRA LE NAZIONI”

STAFFETTA BARTALI 3° EDIZIONE: PEDALANDO PER GINO “GIUSTO TRA LE NAZIONI”

da Lisa Bartali
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Giunta alla terza edizione, la Staffetta Bartali è un appuntamento fiorentino dedicato alla bicicletta e alla figura di un grande ciclista e uomo, che ho avuto la fortuna di avere come nonno: Gino Bartali. Il prossimo 5 maggio, 19° anniversario della scomparsa di Gino, si pedalerà in ricordo del suo impegno umanitario, riconosciuto ufficialmente dallo Yad Vashem di Gerusalemme che nel 2013 gli conferì, postumo,

il titolo onorifico di  “Giusto tra le Nazioni”.

L’evento è stato organizzato da UISP Ciclismo Comitato di Firenze in collaborazione con Quartiere 3, Comune di Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli. La pedalata è aperta a tutte le tipologie di biciclette. L’iscrizione è da effettuarsi il giorno stesso prima della partenza al costo di 5 €. Il ritrovo è in una delle piazze più maestose di Firenze, Piazza Santa Croce, alle ore 9,00. Il capostaffetta condurrà i ciclisti attraverso le vie storiche del centro

ripercorrendo simbolicamente quella “staffetta” a cui Gino prese parte nel 1943- ’44

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In quegli anni mio nonno prese parte alla DELASEM ( Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei) trasportando segretamente passaporti e documenti falsi nella canna della bicicletta. In questo modo contribuì a salvare centinaia di Ebrei dalle deportazioni nazifasciste. Non fece mai parola con nessuno, neanche con noi familiari, delle sue nobili imprese. La notizia uscì alla luce durante gli anni ’90 a seguito di pressanti domande da parte di giornalisti, indagini e, infine, testimonianze. Benché mio nonno non abbia mai voluto essere lodato per le sue gesta eroiche, è senza dubbio un grande esempio di solidarietà, di umiltà, di coraggio e di bene per l’intera umanità.

Dopo la partenza dal sagrato della chiesa di Santa Croce faremo tappa alla Sinagoga in Via Farini dove il Rabbino consegnerà al capostaffetta una pergamena rievocativa della documentazione che Bartali usava inserire nel telaio della propria bicicletta. Al termine della pedalata

la pergamena verrà consegnata al Museo del Ciclismo Gino Bartali

di Ponte a Ema, dove sarà possibile visitare la mostra degli elaborati delle scuole: “Milite Ignoto”, “Villani” e “Vittorino da Feltre”. In conclusione, una delegazione renderà omaggio alla tomba di Gino Bartali, nel vicino Cimitero di S.Piero a Ema.

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Una novità di questa edizione è lo svolgersi della manifestazione di domenica, anziché di sabato. In questo modo è stato possibile coinvolgere maggiormente la Comunità Ebraica. L’invito è rivolto a tutti senza alcuna limitazione di età, e sarà possibile utilizzare qualsiasi bicicletta ( da corsa, gravel, d’epoca, mtb, city bike .. )

La pedalata è valida come prova del Campionato Provinciale di cicloturismo individuale e società: punti 4. Sarà premiata la società con il maggior numero di partecipanti alla Festa del Ciclismo a chiusura della stagione 2019. A fine tragitto, dal borgo di Ponte a Ema, sarà possibile proseguire con un percorso autogestito.

In supporto alla Staffetta Bartali hanno aderito: Croce d’oro di Ponte a Ema, La Certosina, Comitato Unitario di Ponte a Ema, Biciclettami e Telethon al quale sarà devoluto parte del ricavato. Il Museo Bartali sarà visitabile con ingresso gratuito. L’orario di domenica è dalle 10 alle 16,00.

Per maggiori dettagli leggere le indicazioni sul volantino.

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2 commenti

loredano petronici 30 Marzo 2020 - 18:07

Brava Lisa, un blog dedicato a Bartali mi fa bene al cuore. Sono Loredano Petronici ed al nonno ho voluto bene senza mai frequentarlo anche se da ragazzo abitavo vicino alla sua casa. Fra l’altro mi sono sposato nella chiesa di S. Piero in Palco. Saluti Loredano

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Lisa Bartali 24 Ottobre 2023 - 9:00

Ciao Loredano, scusa il ritardo nella mia risposta. Sono felice che apprezzi il mio blog. Anche se adesso scrivo molto meno perché ho poco tempo libero, è sempre in attività per non perdere la storia e la memoria dei grandi ciclisti, non solo di nonno Gino, e dare voce ai ricordi e alle testimonianze di chi li ha vissuti. Ti ringrazio del messaggio e ti saluto con stima.

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